Qual è la piattaforma migliore per le tue campagne locali? Dipende dai tuoi obiettivi e dal budget disponibile. Google Ads funziona meglio per intercettare chi ha un bisogno immediato, grazie a un alto intento di ricerca. Facebook Ads, invece, è ideale per aumentare la visibilità e creare interesse in un pubblico più ampio, anche con budget ridotti.

Punti chiave:

  • Google Ads: Costi più alti (CPC medio 5,26 €), ma risultati più mirati (ROAS medio 4,2x). Perfetto per chi cerca lead immediati.
  • Facebook Ads: CPC più basso (0,70-1,92 €) e ottimo per awareness e remarketing. Adatto a budget più contenuti.
  • Strategia combinata: Investire il 60% su Google per catturare domanda diretta e il 40% su Facebook per visibilità e remarketing.

Rapida Comparazione

Aspetto Google Ads Facebook Ads
Tipo di domanda Diretta (alto intento) Latente (scoperta)
CPC medio 5,26 € 0,70-1,92 €
ROAS medio 4,2x 3,4x
CPA medio 41 € 59 €
Budget minimo 500-1.000 €/mese 150-500 €/mese

Consigli pratici

  • Se hai meno di 1.000 €/mese, inizia con Facebook Ads per raccogliere dati e aumentare la visibilità.
  • Con budget più alti, combina entrambe le piattaforme per massimizzare i risultati.
  • Monitora ROAS, CPA e conversioni per ottimizzare le campagne in base ai dati raccolti.

Conclusione: Google Ads e Facebook Ads non sono concorrenti, ma complementari. Usali insieme per ottenere il massimo dal tuo investimento pubblicitario locale.

Confronto google ads vs facebook ads per campagne locali: costi, performance e budget

Confronto Google Ads vs Facebook Ads per campagne locali: costi, performance e budget

1. Google Ads

Google ads

Google Ads si distingue per la capacità di intercettare la domanda diretta. Quando qualcuno cerca "gommista Torino" o "ristorante vicino a me", l’annuncio appare proprio nel momento in cui quella persona ha bisogno di quel servizio. Considerando che in Italia Google detiene oltre il 98% della quota di mercato dei motori di ricerca, questa piattaforma è il principale strumento per raggiungere clienti con un chiaro intento d’acquisto. Vediamo come gestire e ottimizzare il budget per campagne locali.

Per le campagne locali, il budget viene impostato come spesa giornaliera, garantendo che il limite mensile complessivo (giornaliero × 30,4) non venga superato. Ad esempio, un’autofficina di Torino che investe 1.000 €/mese in parole chiave come "gommista vicino" ha registrato un aumento del 15% delle visite in negozio, concentrando la spesa entro un raggio di 20 km e utilizzando le estensioni di località per mostrare indirizzo e numero di telefono direttamente negli annunci.

Il targeting geografico è estremamente preciso: puoi selezionare aree specifiche come città, CAP (ad esempio 20121 per il centro di Milano) o un raggio chilometrico intorno al tuo punto vendita. Le campagne Performance Max con obiettivo locale suddividono il budget tra Ricerca, Maps, YouTube e Display, massimizzando visite in negozio e chiamate. Una pizzeria a Napoli che ha investito 100 €/giorno su "pizza delivery Napoli" ha ottenuto un ROAS di 4,5x e un CPA di 38 €, concentrandosi sugli orari serali (18-21), quando le ricerche sono più frequenti.

Per ottenere risultati concreti, è essenziale monitorare alcune metriche chiave. Tra queste: CPC (che in città come Milano può superare i 5 €), tasso di conversione (media 5,4%), CPA e le visite in negozio stimate, grazie all’integrazione con Google Business Profile. Durante i periodi di picco, come Natale o saldi, i costi possono aumentare del 15-35%, rendendo indispensabile una pianificazione stagionale del budget. Per ottimizzare le campagne in modo efficace, è consigliabile investire almeno 500-1.000 €/mese: con un budget inferiore, testare parole chiave e annunci diventa meno significativo.

Per massimizzare i risultati, crea landing page locali con numero di telefono cliccabile, mappe, orari aggiornati e recensioni. Strumenti come Massimizza conversioni o CPA target (30-50 €) funzionano al meglio dopo aver raccolto almeno 15-20 conversioni. Le PMI spesso iniziano con il CPC manuale per mantenere il controllo sui costi, per poi passare a strategie automatizzate una volta disponibili dati sufficienti per ottimizzare le campagne.

2. Facebook Ads

Facebook ads

Dopo aver visto come Google intercetta la domanda attiva, passiamo a Facebook, che si concentra sulla creazione di consapevolezza sfruttando il targeting basato su comportamenti e interessi.

Con Facebook Ads, gli annunci vengono mostrati a utenti potenzialmente interessati, utilizzando informazioni come comportamenti, interessi e posizione geografica. Questo approccio, noto come "domanda latente", è perfetto per le aziende locali che mirano a farsi conoscere e creare un pubblico caldo prima di puntare alla conversione.

Il targeting geografico è estremamente preciso: puoi scegliere un raggio tra 1 e 20 km intorno al tuo negozio, specificare città, CAP o intere regioni. Inoltre, puoi distinguere tra chi "vive in questa area" e chi "si è recentemente trovato in questa area", una funzione utilissima per separare residenti da turisti in città come Roma o Firenze. Un esempio pratico? Una pizzeria a Napoli ha utilizzato Reels geolocalizzati entro 5 km per promuovere offerte pranzo, ottenendo un CTR dell’1,25% e un CPA di 30 €, con un budget di soli 10 €/giorno.

Il budget può essere impostato in due modi: come spesa giornaliera (ad esempio, 5-10 €/giorno per iniziare) o come budget totale per la campagna (ad esempio, 350 € distribuiti su 7 giorni). Un investimento minimo di 150-500 €/mese permette di raccogliere dati utili per ottimizzare le campagne. I costi variano in base agli obiettivi: il CPC medio si aggira tra 0,70 € e 1,92 €, mentre il CPM oscilla tra 8 € e 12 € per le posizioni più ambite del feed.

Le metriche fondamentali da monitorare includono CPC, CPM, CTR, costo per risultato e ROAS. In media, Facebook registra un ROAS di 3,4x e un tasso di conversione compreso tra il 3,9% e il 9,2%. Per le campagne locali, i formati più performanti sono Reels e video brevi, che garantiscono CTR più alti, caroselli con prodotti o servizi, e campagne mirate a "Traffico al punto vendita" o "Generazione contatti".

Per ottenere il massimo, è consigliabile testare 2-3 varianti creative per un periodo di almeno 2-3 settimane. Inoltre, combinare Facebook con Google Ads può fare la differenza: Facebook è ideale per creare domanda e aumentare la visibilità, mentre Google cattura chi è già pronto a comprare. Durante periodi di alta domanda, come Natale o Black Friday, tieni presente che i costi possono aumentare del 10-20%.

Questi elementi offrono una base solida per confrontare i punti di forza e le limitazioni delle diverse piattaforme pubblicitarie.

Pro e Contro

Mettiamo a confronto i vantaggi e gli svantaggi per identificare quale piattaforma possa rispondere meglio alle esigenze locali. La scelta ideale dipende dall’obiettivo: Google intercetta chi ha già un intento di ricerca, mentre Facebook punta a creare consapevolezza.

Ecco un’analisi dei costi e delle performance per comprendere meglio le differenze.

Google Ads richiede un investimento iniziale più alto (CPC medio ≈ 5,26 €, che può salire fino a 5-10 € in settori competitivi), con un budget minimo consigliato di 500-1.000 € al mese. Facebook, invece, è più economico, con un CPC che varia tra 0,70 € e 1,92 €, e consente di partire con un budget di 150-500 € al mese. Tuttavia, Google giustifica i costi più elevati con risultati migliori: un ROAS medio di 4,2x rispetto al 3,4x di Facebook e un CPA più contenuto.

Anche le metriche di conversione offrono spunti utili per il confronto.

I tassi di conversione seguono lo stesso trend. Google registra valori più alti grazie al forte intento di ricerca, mentre Facebook opera su un funnel diverso, creando domanda anziché intercettarla. Il CTR medio su Google Search supera quello di Facebook Feed, riflettendo la distinzione tra domanda diretta e latente.

Sul fronte del targeting, Google si concentra su parole chiave e località, risultando ideale per catturare ricerche immediate. Facebook, invece, offre una granularità demografica e comportamentale superiore, consentendo di raggiungere segmenti specifici basati su età, interessi e comportamenti d’acquisto. Per molte aziende locali, una strategia combinata è la scelta più efficace: destinare circa il 60% del budget a Google per intercettare la domanda esistente e il 40% a Facebook per aumentare la visibilità e supportare il remarketing.

Aspetto Google Ads Facebook Ads
Tipo di domanda Diretta (alto intento) Latente (scoperta)
CPC medio 5,26 € (5-10 € competitivo) 0,70-1,92 €
CPM medio 3-6 € (Display) 8-12 € (Feed)
ROAS medio 4,2x 3,4x
CPA medio 41 € 59 €
Tasso conversione 3,75-7,5% 0,9-3,9%
Budget minimo 500-1.000 €/mese 150-500 €/mese
Migliore per Lead immediati, vendite Awareness, remarketing

Questo confronto evidenzia come una strategia combinata possa ottimizzare i budget locali, massimizzando sia la domanda esistente che la creazione di nuova visibilità.

Conclusione

Combinare Google Ads e Facebook Ads è una strategia vincente per le aziende locali italiane che vogliono ottenere il massimo dai loro investimenti pubblicitari. Google Ads cattura chi è già alla ricerca attiva di un prodotto o servizio, mentre Facebook Ads aiuta a costruire visibilità e a mantenere il contatto con potenziali clienti.

Un buon punto di partenza potrebbe essere destinare il 60% del budget a Google Ads e il 40% a Facebook Ads, anche se questa non è una regola rigida. Ad esempio, con un budget di €2.000, puoi investire €1.200 su Google per intercettare ricerche specifiche (come "idraulico Roma") e €800 su Facebook per aumentare il coinvolgimento con contenuti come video e Reels. Questo approccio bilanciato funziona bene anche con budget di diversa entità.

Se il budget è inferiore a €1.000 al mese, potrebbe essere più efficace iniziare con Facebook Ads, raccogliendo dati preziosi, per poi espandere su Google Ads quando le risorse lo consentono.

Il test è cruciale. Prova campagne di circa tre settimane su entrambe le piattaforme, monitorando metriche come ROAS, CPA e conversioni. I dati raccolti ti aiuteranno a identificare quale piattaforma funziona meglio per il tuo settore e a riorganizzare il budget di conseguenza.

Tieni sempre sotto controllo le performance e adatta la tua strategia in base ai risultati. Utilizzare entrambe le piattaforme in modo intelligente, con un’analisi continua dei dati, è il metodo migliore per far crescere un’azienda locale online. Una strategia costruita su dati concreti e aggiornamenti regolari è ciò che può fare davvero la differenza.

FAQs

Qual è la strategia ideale per gestire un budget pubblicitario inferiore a 1.000 € al mese?

Con un budget inferiore a 1.000 € al mese, è essenziale concentrarsi su campagne ben mirate e ottimizzate su Google Ads e Facebook Ads. Punta su un targeting locale e utilizza parole chiave specifiche per il tuo mercato di riferimento, così da raggiungere il pubblico più pertinente e interessato ai tuoi prodotti o servizi.

Tieni sotto controllo le performance delle campagne, analizzando regolarmente i dati, e apporta modifiche strategiche per ottenere il massimo ritorno sull’investimento. Investi in annunci di qualità, con messaggi chiari e contenuti rilevanti. Un’altra mossa vincente? Le campagne di remarketing, che ti permettono di riconnetterti con utenti che hanno già mostrato interesse, aumentando le possibilità di conversione. Integra inoltre contenuti organici per migliorare la tua visibilità senza dover aumentare il budget pubblicitario.

Se vuoi ottenere risultati ottimali, affidati a esperti del settore. Conoscere il mercato locale e applicare le migliori pratiche può fare una grande differenza nel raggiungere i tuoi obiettivi.

Come posso migliorare il ROAS delle mie campagne Google Ads?

Per ottenere un miglioramento del ROAS nelle campagne Google Ads, bisogna lavorare su alcuni aspetti fondamentali. Dividi il pubblico in segmenti mirati per raggiungere utenti specifici, ad esempio quelli locali, aumentando così la rilevanza degli annunci. Tieni traccia delle conversioni impostando obiettivi precisi, come vendite o richieste di informazioni, per analizzare le performance in modo più efficace.

Lavora sulle parole chiave: includi termini a coda lunga per intercettare ricerche più specifiche e utilizza parole chiave negative per evitare di sprecare il budget. Prova diverse varianti di annunci per individuare quelli che generano il miglior CTR e il maggior numero di conversioni. Non dimenticare il remarketing: è un’ottima strategia per recuperare utenti già interessati. Infine, sfrutta strategie di bidding mirate, come il CPA target o il ROAS target, per massimizzare il ritorno sull’investimento pubblicitario.

Quali sono le metriche più importanti da monitorare per capire se una campagna su Facebook sta funzionando?

Per misurare se una campagna su Facebook sta funzionando, è fondamentale tenere d’occhio alcune metriche essenziali. Il tasso di clic (CTR), ad esempio, rivela quanto il tuo annuncio riesce a catturare l’attenzione del pubblico, mentre il costo per clic (CPC) e il costo per mille impressioni (CPM) ti danno un’idea di quanto stai spendendo per raggiungere il tuo target.

Un’altra metrica importante è il tasso di conversione, che indica quante persone completano un’azione specifica, come un acquisto o un’iscrizione. Anche l’engagement – ovvero like, commenti e condivisioni – è un indicatore del livello di interesse e interazione del pubblico con i tuoi contenuti. E, naturalmente, il ritorno sull’investimento pubblicitario (ROAS) è indispensabile per capire se la tua campagna sta generando profitti in proporzione al budget speso.

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Autore

Fabrizio Gabrielli

Mi piace camminare all'aria aperta, amo le penne stilografiche e la mia moto Kawasaki ER6-f. SEO Expert, Growth Hacking Manager e web marketing addicted. Dopo una ventennale collaborazione con svariate multinazionali, soprattutto dalla Germania e dagli USA, nel febbraio 2019 ho fondato Pistakkio®, che è marchio registrato in tutta Europa. Creo Valore nel posizionamento SEO di progetti web e faccio pubblicità online su Google Ads per le piccole e medie imprese del tessuto imprenditoriale local business in Toscana e in tutto il Centro Italia.